13 Ago Come difendersi dall’elettrosmog in camera da letto
L’elettrosmog, un’invisibile rete di campi elettromagnetici generati dai dispositivi elettronici che utilizziamo quotidianamente, è diventato una preoccupazione crescente per molti e capire come difendersi da questo inquinamento, soprattutto in camera da letto, è un argomento di grande attualità. L’esposizione prolungata a queste radiazioni, soprattutto durante il sonno, può influenzare negativamente la nostra salute e la qualità del riposo.
Come possiamo proteggerci da questo inquinamento elettromagnetico, soprattutto all’interno della nostra camera da letto, il luogo deputato al riposo?
Il materasso, elemento fondamentale per un sonno ristoratore, può svolgere un ruolo importante in questo contesto. Scegliendo un materasso realizzato con materiali naturali e privi di componenti metalliche, possiamo creare un ambiente di riposo più sano e protetto.
Le fonti di elettrosmog in camera da letto da cui difendersi
Le fonti di elettrosmog in camera da letto sono numerose e spesso sottovalutate.
Dispositivi elettronici come smartphone e tablet emettono radiazioni elettromagnetiche anche quando sono in modalità standby. Tenerli sul comodino o sotto il cuscino durante il sonno può esporci a un elevato livello di radiazioni.
Il router Wi-Fi, se posizionato vicino alla camera da letto, può emettere radiazioni che interferiscono con il sonno.
Persino i cavi elettrici che alimentano le prese di corrente e le lampade possono generare campi elettromagnetici.
Infine, le lampade a LED e fluorescenti, sebbene efficienti dal punto di vista energetico, possono emettere radiazioni elettromagnetiche a bassa frequenza.
Coperte elettriche
Le coperte elettriche sono le alleate del comfort durante le fredde notti invernali, ma è importante utilizzarle con consapevolezza. Sebbene i modelli più recenti siano dotati di sistemi di sicurezza che riducono i rischi, è fondamentale seguire alcune precauzioni.
Accendi la coperta elettrica 15-20 minuti prima di coricarti. È il tempo sufficiente per riscaldare il letto. Lasciarla accesa per tutta la notte, infatti, può comportare un rischio di surriscaldamento e disidratazione della pelle.
Spegni la coperta e scollegala dalla presa di corrente prima di addormentarti.
Prima di ogni utilizzo, assicurati che la coperta non presenti segni di usura, come fili sfilacciati o bruciacchiati.
Sebbene i rischi legati ai campi elettromagnetici generati dalle coperte elettriche siano ancora oggetto di dibattito, è consigliabile difendersi limitando l’esposizione all’elettrosmog, soprattutto in camera da letto e se sei particolarmente sensibile a questi campi.
Molle del materasso: un falso mito
Spesso si sente parlare della possibile emissione di campi elettromagnetici da parte delle molle dei materassi. Questa è una convinzione errata. Le molle dei materassi sono realizzate in metalli non magnetici e non sono attraversate da corrente elettrica. Di conseguenza, non sono in grado di generare campi elettromagnetici.
È importante sottolineare che i materassi a molle sono progettati per offrire un supporto confortevole e non rappresentano un pericolo per la salute in termini di esposizione a campi elettromagnetici. Anzi, i materiali isolanti e le imbottiture che avvolgono le molle contribuiscono a schermare eventuali campi elettromagnetici provenienti da altre fonti presenti nella camera da letto.
Quindi, se sei preoccupato per l’elettrosmog in camera da letto, puoi dormire sonni tranquilli e, in questo caso, smettere di pensare a come difendersi: le molle del tuo materasso non sono la causa.
La vulnerabilità del corpo durante il sonno
Una delle ragioni per cui l’esposizione all’elettrosmog durante il sonno è particolarmente preoccupante è legata ai cicli naturali del nostro organismo.
Durante il sonno, il nostro corpo produce melatonina, un ormone fondamentale per regolare i ritmi circadiani (ritmi fisiologici caratterizzata da un periodo di circa 24 ore) e favorire il riposo. Le radiazioni elettromagnetiche possono interferire con questa produzione, inibendo l’azione della melatonina e rendendo più difficile addormentarsi e mantenere un sonno profondo.
Il sonno è un momento cruciale per il rigeneramento cellulare e per il rafforzamento del sistema immunitario. L’esposizione prolungata alle radiazioni elettromagnetiche può indebolire le difese immunitarie, rendendoci più suscettibili a malattie e infezioni.
Durante il sonno, infine, il nostro corpo si dedica alla riparazione dei tessuti danneggiati e alla produzione di nuove cellule. Le radiazioni elettromagnetiche possono interferire con questi processi, rallentando la rigenerazione cellulare e aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche.
Gli effetti dell’elettrosmog sul sonno
L’esposizione prolungata all’elettrosmog può avere diverse conseguenze negative sul nostro sonno.
Le radiazioni elettromagnetiche, come abbiamo spiegato in precedenza, possono interferire con la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, rendendo più difficile addormentarsi.
Risvegli notturni frequenti e sensazione di non riposo possono essere sintomi comuni legati all’esposizione all’elettrosmog.
L’elettrosmog può influenzare il sistema nervoso, provocando ansia e irritabilità, che a loro volta possono interferire con il sonno.
Oltre ai disturbi del sonno, l’esposizione prolungata all’elettrosmog può procurare mal di testa, stanchezza cronica e difficoltà di concentrazione.
Il ritmo circadiano
Il nostro corpo segue un ritmo circadiano naturale, un orologio interno che regola i cicli di sonno-veglia. Questo orologio biologico è sensibile alla luce, in particolare alla luce blu emessa dai dispositivi elettronici.
L’esposizione alla luce blu nelle ore serali e notturne può inibire la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, rendendo più difficile addormentarsi e alterando la qualità del sonno.
Un’esposizione prolungata alla luce blu nelle ore serali e notturne può sfasare il nostro orologio biologico, rendendo più difficile addormentarsi e svegliarsi al mattino.
Un ritmo circadiano alterato può influire negativamente sulle nostre capacità cognitive, rendendoci più difficili a concentrarci e a mantenere l’attenzione.
Soluzioni per difendersi dall’elettrosmog in camera da letto
Fortunatamente, esistono diverse soluzioni per difendersi dall’esposizione dell’elettrosmog in camera da letto e migliorare la qualità del nostro sonno.
Per prima cosa potresti spegnere o staccare dalla presa tutti i dispositivi elettronici non essenziali prima di andare a dormire.
Se non puoi spegnerli puoi almeno tenere i dispositivi elettronici a una distanza di almeno un metro dal letto.
Per quanto riguarda il materasso e le lenzuola puoi scegliere materiali naturali come il lattice o il cotone, che non assorbono le radiazioni elettromagnetiche.
Dedicare una zona della camera da letto esclusivamente al riposo, evitando di portare dispositivi elettronici, può sembrare una scelta difficile, ma è senza dubbio il rimedio migliore per difendersi dall’elettrosmog.
In commercio esiste anche un disgiuntore automatico, o bio-interruttore, un dispositivo che può essere molto utile nella lotta contro l’elettrosmog in camera da letto. Questo dispositivo si installa nel quadro elettrico ed ha la funzione di disconnettere automaticamente l’alimentazione elettrica del circuito della tua camera da letto non appena tutti gli apparecchi collegati a quel circuito vengono spenti. In pratica, quando spegni l’ultima luce o stacchi l’ultima spina, il disgiuntore interrompere il flusso di corrente. In questo modo si eliminano i campi elettrici e magnetici prodotti dai cavi sotto tensione.
Il materasso consigliato
Il nostro sonno merita la massima attenzione. La scelta del materasso non è solo una questione di comfort, ma un investimento per la nostra salute.
Sappiamo che i campi elettromagnetici sono sempre più presenti nel nostro ambiente e che l’esposizione prolungata a queste radiazioni può influire negativamente sul nostro benessere.
I materassi realizzati con tecnologia Memory Evolution sono progettati per offrirti un’oasi di benessere, lontano da queste interferenze. Realizzati con materiali naturali e privi di metalli, garantiscono un ambiente di riposo sano e protetto. Il nostro innovativo materiale Mycloud memory, con la sua struttura a cellule ad altissima traspirazione, non solo offre un supporto personalizzato e un comfort senza pari, ma permette anche una circolazione dell’aria ottimale, prevenendo la formazione di umidità e garantendo un riposo fresco e igienico.
Un’esperienza di riposo ancora più completa
Per un’esperienza di riposo ancora più completa, ti invitiamo a provare Ametist, il nostro tessuto innovativo per materassi contenente ametista in polvere di cristalli. L’ametista, infatti, nella cristalloterapia, è associata a proprietà rilassanti e calmanti, potrebbe contribuire a creare un ambiente di sonno più sereno.
Grazie alle sue presunte proprietà benefiche, potrebbe agire in sinergia con i materiali naturali del materasso, creando un’oasi di benessere e protezione naturale per difendersi dall’elettrosmog.
Ametist è un tocco in più che potrebbe aiutarti a rilassarti, a calmare la mente e a ritrovare un sonno profondo e ristoratore.
Quali piante assorbono le radiazioni elettromagnetiche e proteggono dall’elettrosmog
È una credenza molto diffusa che particolari piante come cactus, felci, aloe vera, sansevieria e pothos assorbano le radiazioni elettromagnetiche e proteggano dall’elettrosmog, ma non è supportata da prove scientifiche concrete.
Perché allora la credenza che queste piante possano aiutare a difendersi dall’elettrosmog è così diffusa?
Le piante sono spesso associate alla natura e al benessere, quindi, l’idea che possano offrirci una protezione naturale contro le radiazioni tecnologiche è molto attraente. In assenza di prove definitive, molte persone preferiscono prendere delle precauzioni e fidarsi di queste sensazioni anche se non completamente comprovate. Alcune aziende, infine, utilizzano questa credenza come strategia di marketing per vendere prodotti legati al benessere, come vasi per piante specifici o terreni arricchiti.
Perché non ci sono prove scientifiche?
Non è chiaro quale meccanismo biologico potrebbe permettere a una pianta di assorbire le radiazioni elettromagnetiche e di aiutare a difendersi dall’elettrosmog presente all’interno della casa. Sono stati condotti pochi studi scientifici sull’argomento, e quelli esistenti non hanno fornito risultati conclusivi o convincenti. Va sottolineato, inoltre, che, misurare l’effetto delle piante sulle radiazioni elettromagnetiche in un ambiente domestico, è complesso e richiede una strumentazione particolarmente sofisticata.
In conclusione, non ci sono prove scientifiche che dimostrino che piante come il cactus e altre citate in precedenza abbiano particolari proprietà per assorbire le radiazioni elettromagnetiche. Tuttavia hanno anche altri benefici, come purificare l’aria o ridurre lo stress.